Credito di imposta per l’acquisto o l’adattamento di registratori di cassa telematici

Dal  1° gennaio 2021 i commercianti al minuto dovranno dotarsi di un registratore di cassa telematico per assolvere all’obbligo di memorizzare e trasmettere on line i dati dei corrispettivi giornalieri all’ Agenzia delle Entrate, termine che è stato prorogato dall’art. 140 del Dl L. 34/2020 e previsto in origine al 1° luglio 2020.

L’adempimento in commento riguarda i soggetti che effettuano operazioni soggette e certificate mediante scontrino o ricevuta fiscale:

• con volume d’affari, nell’anno 2018, inferiore a 400.000 euro (per i soggetti che superano tale soglia l’obbligo è scattato già il 1° gennaio 2020);

• che hanno iniziato l’attività nel 2019 o nel 2020.

L’obbligo si applica indipendentemente dal regime contabile e fiscale adottato dal contribuente, per cui dovranno dotarsi per tempo dei nuovi registratori telematici o adeguare i vecchi già in uso anche:

- i soggetti che adottano il regime forfetario;

- i soggetti che adottano il regime di vantaggio “ex minimi” .

L’adempimento di cui all’art. 2 del D.Lgs. 127/2015 non riguarda gli esercenti che rientrano negli esoneri previsti dal D.M. 10 maggio 2019 come, ad esempio, coloro i quali effettuano vendite per corrispondenza.

Il credito d’imposta registratori telematici spetta nella misura del 50% delle spese documentate mediante fattura e pagate con mezzi di pagamento tracciabili, sostenute nel 2019 e nel 2020, fino ad un massimo di 250,00 euro in caso di acquisto e 50,00 euro per l’adattamento del registratore di cassa già in uso.

Tale credito di imposta  sarà utilizzabile a decorrere dalla prima liquidazione periodica IVA successiva al mese in cui è registrata la fattura relativa all’acquisto o all’adattamento degli strumenti esclusivamente in compensazione orizzontale nel modello F24 con il codice tributo “6899”.