Sara Gasparini

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Decreto Sostegni: nuovi contributi a fondo perduto

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’atteso "Decreto Sostegni" (D.L. 22 marzo 2021, n. 41), il provvedimento che contiene ulteriori misure di aiuto per imprese, lavoratori autonomi e privati particolarmente colpiti dall’emergenza sanitaria ed economica causata dalla pandemia da Covid-19. 

Contributi a fondo perduto

Tra le principali misure del decreto è previsto il riconoscimento di nuovi contributi a fondo perduto per professionisti e imprese che hanno subìto perdite di fatturato a causa della crisi economica. In particolare, sono ammessi al contributo i soggetti titolari di partita Iva, residenti o stabiliti in Italia, che svolgono attività di impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro, che abbiano subìto perdite di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30%, calcolato sul valore medio mensile. Non è previsto alcun riferimento al codice ATECO.

Soggetti beneficiari

I soggetti interessati sono quelli titolari di partita Iva, residenti o stabiliti in Italia, che:

  • svolgono attività di impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro nel secondo periodo d'imposta antecedente a quello di entrata in vigore del decreto;

  • producono reddito agrario ex art. 32 del Tuir.

Il contributo non spetta:

  • ai soggetti la cui attività risulti cessata alla data di entrata in vigore del decreto;

  • ai soggetti che hanno attivato la partita Iva dopo l'entrata in vigore del medesimo decreto;

  • agli enti pubblici di cui all'art. 74 del Tuir;

  • agli intermediari finanziari e alle società di partecipazione di cui all'art. 162-bis del Tuir.

Il contributo è previsto anche per gli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo Settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento delle attività commerciali.

Determinazione del contributo

Per il calcolo del contributo si applica una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile di fatturato/corrispettivi 2019 e l’ammontare medio mensile di fatturato/corrispettivi 2020 ovvero:

  • 60% per i soggetti con ricavi e compensi 2019 non superiori a 100 mila euro;

  • 50% per i soggetti con ricavi e compensi 2019 da 100 mila a 400 mila euro;

  • 40% per i soggetti con ricavi o compensi 2019 superiori a 400 mila euro e fino a 1 milione di euro;

  • 30% per i soggetti con ricavi e compensi 2019 superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro;

  • 20% per i soggetti con ricavi o compensi 2019 superiori a 5 milioni e fino a 10 milioni di euro.

In ogni caso, tale importo non potrà essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti e non potrà essere superiore a 150mila euro.

Per il calcolo della media mensile, i soggetti che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019 dovranno considerare i mesi successivi a quello di attivazione della stessa.

Per i soggetti che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2020, l’importo riconosciuto ammonta a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per i soggetti diversi.

Erogazione del contributo

Il sostegno potrà essere erogato sotto forma di contributo oppure attraverso il riconoscimento di un credito d’imposta da utilizzare in compensazione F24.

La procedura per la richiesta sarà telematica e da presentare all’Agenzia delle Entrate entro 60 giorni dalla messa a disposizione della stessa.

Le istanze potranno essere presentata a partire dal 30 marzo ed entro il termine ultimo del 28 maggio 2021.